Quanto risparmiare prima di lasciare il lavoro dipendente?
Quanto risparmiare prima di lasciare il lavoro dipendente? Bella domande, vediamo di fare un'analisi ponderata di questo valore che può essere molto personale.
Molti sognano di lasciare il proprio lavoro dipendente per dedicarsi a un progetto personale, avviare un'attività o semplicemente godersi più libertà.
Ma la domanda cruciale è: quanto risparmiare prima di lasciare il lavoro dipendente?
Abbandonare la sicurezza di uno stipendio fisso può sembrare un salto nel vuoto, ma con la giusta pianificazione finanziaria, può trasformarsi in un'opportunità entusiasmante.
In questo articolo, esploreremo come calcolare il tuo "cuscinetto di sicurezza" ideale, tenendo conto delle tue spese, dei tuoi obiettivi e di eventuali imprevisti.
Preparati a scoprire i passi fondamentali per una transizione serena e senza stress.
1. Valuta la tua situazione attuale: il punto di partenza
Prima di tutto, è fondamentale avere un quadro chiaro delle tue finanze.
Traccia le tue spese mensili: Per almeno 3-6 mesi, tieni traccia di ogni singola spesa.
Utilizza un'app o un foglio di calcolo, anche un semplice quaderno può andar bene ma personalmente non lo trovo tanto pratico.
Questo ti darà una stima realistica di quanto ti serve per vivere. Non dimenticare le spese "una tantum" o annuali (assicurazioni, manutenzione auto, tasse, ecc.) e suddividile su base mensile.Identifica le spese essenziali e quelle "extra": Distingui tra ciò che è indispensabile (affitto/mutuo, cibo, bollette, trasporti) e ciò che rientra nella categoria "desideri" (cene fuori, hobby, viaggi).
Questo ti aiuterà a capire dove puoi tagliare, se necessario.Analizza le tue entrate attuali: Quanto guadagni? Quanto riesci a risparmiare ogni mese con il tuo stipendio attuale?
Questo prima fase è fondamentale per capire il tuo attuale stile di vita e quanto dovrà essere redditizio il tuo nuovo lavoro da freelance.
2. Il "cuscinetto di sicurezza": quanti mesi di spese?
Gli esperti finanziari suggeriscono di avere un fondo di emergenza che copra almeno 3-6 mesi delle tue spese essenziali.
Tuttavia, se intendi lasciare il lavoro, questo lasso di tempo dovrebbe essere maggiore, in quanto non sai quando e se avrai un'altra entrata.
Obiettivo minimo: 6-12 mesi di spese: Se il tuo obiettivo è avviare un'attività o cercare un nuovo impiego, un cuscinetto di almeno 6-12 mesi (o anche di più, a seconda della tua tolleranza al rischio) ti darà il tempo e la tranquillità necessari per la transizione.
Considera il tuo settore: Alcuni settori offrono opportunità più rapide di altri. Se sai che il tuo campo è molto competitivo o che la ricerca di lavoro potrebbe essere lunga, punta a un cuscinetto più ampio.
Prevedi eventuali costi di avvio: Se stai pianificando di avviare un'attività, non dimenticare di includere nel tuo budget iniziale anche i costi di registrazione, acquisto attrezzature, marketing, ecc.
Il cuscinetto di emergenza è importante per permetterti di sopperire al mancato guadagno nel tempo utile a lasciare il vecchio lavoro e portare a regime la nuova attività, non trascurarlo !
3. Fattori da considerare per il tuo piano
Oltre alle spese essenziali e al cuscinetto di sicurezza, ci sono altri elementi da tenere a mente:
Assicurazione sanitaria: In Italia, la sanità è pubblica, ma se hai assicurazioni private o intendi farne una, includi il costo nel tuo budget.
Debiti: Hai prestiti personali, mutui o debiti con carte di credito? Un piano per estinguerli o gestirli efficacemente è fondamentale prima di ridurre le tue entrate.
Formazione o riqualificazione: Se il tuo obiettivo è cambiare carriera, potresti aver bisogno di investire in corsi o certificazioni. Includi questi costi nella tua pianificazione.
Periodo di inattività stimato: Sii realistico su quanto tempo potresti impiegare per trovare un nuovo lavoro o per far decollare la tua attività.
Consiglio da chi ci è passato, rimani con i piedi per terra, qui occorre evitare di idealizzare il proprio nuovo impiego. Fai bene i calcoli e se qualcosa non torna, rimettiti a studiare.
4. Strategie per accumulare il tuo fondo
Ora che sai quanto ti serve, come puoi arrivarci?
Crea un budget rigoroso: Elimina le spese superflue e destina una percentuale fissa del tuo stipendio al risparmio ogni mese.
Automatizza i risparmi: Imposta bonifici automatici dal tuo conto corrente a un conto di risparmio separato il giorno del tuo stipendio.
Entrate extra: Cerca modi per generare entrate aggiuntive (lavoretti freelance, vendita di oggetti che non usi più, ecc.).
Investimenti a basso rischio: Se hai un orizzonte temporale sufficientemente lungo (es. più di un anno), potresti considerare di investire una parte del tuo fondo in strumenti a basso rischio per far fruttare i tuoi soldi. Ricorda sempre che il fondo per il "lasciare il lavoro" deve essere facilmente accessibile.
Qui posso consigliarti alcuni strumenti utili per gestire le tue finanze con facilità e a costi praticamente zero. Li trovi nella sezione Tools for freelance.
5. Il piano di uscita e il "dopo"
Definisci una data (flessibile): Avere una data obiettivo ti darà una motivazione, ma sii pronto a modificarla se le tue finanze non sono ancora pronte.
Naspi?: Considera di richiedere la Naspi anticipata se apri partita iva o utilizza la Naspi mensile mentre avvii la tua attività avanzatempo.
Crea un piano B: Cosa farai se le cose non vanno come previsto? Avere un piano di riserva ti darà maggiore tranquillità.
Abbatti i ponti dietro di te: Questo può essere un controsenso con il punto precedente ma pensaci bene e poi impegnati come se non ci fossero altre alternative, ci vuole grinta !!
Mantieni le tue spese sotto controllo: Anche dopo aver lasciato il lavoro, la disciplina finanziaria è fondamentale, sempre, unita a tanta disciplina.
Sii forte, anche con la tua famiglia e gli amici, lavorare in proprio non è una passeggiata. Perchè poi l’unico responsabile del tuo successo o fallimento,
sei solo tu !
Spero che questo post ti sia stato utile e di ispirazione, fammelo sapere.
Alla prossima.
Simone